L’Assemblea legislativa presenta al pubblico la mostra “Timeless Shapes”, di Andrea Benetti, artista bolognese che, insieme alla curatrice, Elisa Mazzagardi, conducono il pubblico in un ponte ideale tra l’origine dell’arte preistorica e il linguaggio espressivo dell’arte contemporanea.
Le prime forme di rappresentazione artistica non sono realizzate né a fini estetici né a fini decorativi; il loro significato va ricercato nell’ambito della simbologia, nella creazione di forme, pitture, graffiti volti ad allontanare le forze della natura avverse e ad intervenire con riti propiziatori sugli eventi.
Come per molti protagonisti dell’avanguardia e dell’arte contemporanea, anche Benetti acquisisce un linguaggio pittorico unico, in grado di maturare l’idea di tornare all’arte primordiale, utilizzando gli archetipi tipici dell’arte rupestre per trasmettere immagini attuali. La pittura preistorica plasmata senza tempo all’attualità, ridotta a forme semplici, immediate, autentiche, che esprimono la loro essenza espressiva e che cercano di trasmettere messaggi in continuità con l’arte primitiva.
Un excursus di 12 opere che rappresentano un viaggio a ritroso verso i primordi dell’umanità, all’interno delle quali le figure sono stilizzate, accompagnate da simboli semplici, ancestrali, magici, che rielaborano, con le loro immagini altamente espressive, le figure umane, cariche di una energia contagiosa.
Un cammino che Benetti conosce bene e che percorre ancora oggi confrontando il repertorio figurativo del paleolitico con l’arte contemporanea, in una raffigurazione che ci aiuta a scoprire le nostre radici più profonde e ad indagare nella realtà interiore del genere umano.
L’esposizione sarà corredata dai preziosi testi di Stefano Bonaga, filosofo e docente dell’Università di Bologna, Corrado Rozzi, esperto di misteri della preistoria, Gregorio Rossi, storico dell’arte e dall’artista stesso che guiderà i visitatori alla conoscenza di “un’arte plasmata senza tempo” e a svelarci la curiosità e la fantasia che lo anima.
Con l’augurio che questa esposizione possa rafforzare i valori del tempo, dei saperi e valorizzare le esperienze che dalla pittura preistorica arrivano ai giorni nostri, tracciando la direzione del futuro.