"L’elemento indivisibile” di Stefano Elefante
Ogni forma d’arte è il risultato di una complessa analisi di sintesi tesa a catturare e ad esprimere l’elemento indivisibile, una emozione, uno stato d’animo.
I graffiti fatti sulla superficie delle caverne dall’uomo primitivo sono forma primigenia di comunicazione, non solo di emozioni ma anche di informazioni.
L’evoluzione della specie ha portato a scindere tra emozioni e informazioni. L’uomo moderno distingue tra arte ed informazione, pur usando gli stessi mezzi: l’immagine, il suono, la scrittura. Questa scissione è avvenuta nel periodo della rivoluzione industriale, con la convinzione di poter conoscere nell’intimo le leggi della natura e quindi dominarla. Ecco la necessità di scindere tra l’atto di trasmettere un emozione e quello di una informazione, per essere osservatore della natura e non parte di essa. Non c’è dubbio, questa scelta ha proiettato l’evoluzione millenni in avanti, fino a capire che il nostro cervello può comprendere le leggi della natura ma non ha la potenza di calcolo necessaria per metterle al servizio delle nostre esigenze; per questo abbiamo costruito macchine che lo fanno per noi. Il calcolatore elettronico, essere privo di emozioni che si nutre di energia e di informazioni per produrre altre informazioni, dette risultati. Ed il primo risultato è che il mutamento prodotto sull’ambiente dalle nostre azioni mette a rischio la nostra stessa esistenza. Il secondo risultato é che la nostra sopravvivenza passa attraverso il ritorno al passato, ad un era in cui il nostro consumo di risorse ambientali era in equilibrio con la vita del pianeta di cui noi siamo parte integrante solo se lo viviamo e lo guardiamo con gli stessi occhi e le stesse emozioni dell’uomo primitivo. Altrimenti siamo l’asteroide che giunto dall’infinito di una mente folle impatta sulla madre terra, decretando l’estinzione della specie umana. L’arte generatrice di emozioni é il mezzo per ricongiungerci alla nostra madre terra e questa mostra allestita in un luogo naturale di singolare bellezza, è un’opportunità offerta al visitatore. Sono ben lieto come assessore alla cultura di contribuire alla realizzazione di questo evento per cui ringrazio la società Grotte di Castellana S.r.l. per l’iniziativa promossa e l’artista Andrea Benetti ideatore della pittura neorupestre, la cui opera enfatizza il significato del nostro patrimonio carsico.
Stefano Elefante |
già Assessore alla Cultura del Comune di Castellana Grotte (BA) |