Autrice | Giuliana Di Gioia

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"Andrea Benetti “B.P. Before Present”” di Giuliana Di Gioia

Il Grand Hotel Majestic “già Baglioni” di Bologna ha aperto ieri le sue porte ad Andrea Benetti, ideatore del Manifesto dell’Arte Neorupestre, per la presentazione alla stampa di “B. P. Before Present” una mostra, curata da Simona Gavioli, che dal 18 maggio al 27 giugno permetterà di ammirare le sue opere, entrando in quello che può essere considerato uno degli hotel più rappresentativi della città.
A presenziare l’evento anche Giancarlo Tonelli, Direttore Generale Confcommercio Ascom Bologna; Celso De Scrilli, vice presidente Confcommercio e Presidente di Federalberghi Bologna; Tiberio Biondi, direttore del Grand Hotel Majestic “già Baglioni”.
La mostra rientra nella prima edizione di ART offside, un progetto promosso dall’Associazione Culturale Offside e patrocinata da Comune di Bologna, Confcommercio Ascom di Bologna e Unindustria. ART offside nasce dall’amore per l’arte e per la tradizione culturale della città ed è alimentato dalla volontà di rendere fruibile questo patrimonio artistico attraverso un percorso di promozione turistica, articolato durante tutto il 2011.
Obiettivo primario di ART offside è avvicinare i cittadini all’arte, portando gli abituali visitatori dei musei direttamente a contatto con le opere e trasformando i turisti e tutti quelli che passano dalla città felsinea in fruitori della cultura. Il tutto collocando le opere in luoghi non convenzionali all’arte come hotel, piazze, strade e ristoranti, coniugando così business e cultura, arte e turismo.
Andrea Benetti presenta al pubblico le sue elaborazioni concettuali della pittura rupestre, una pittura che affonda la sua essenza in tempi lontani, nella visione che gli uomini avevano della natura e del rapporto armonioso instaurato con essa. Una sinergia tra uomo e ambiente che purtroppo sembra essere rimasta una prerogativa del passato.
Da una parte “gli artisti rupestri” che nelle grotte della preistoria con i propri segni e colori manifestavano una perfetta integrazione con la natura, una natura rispettata perché colta nella sua essenza di madre generosa, pronta a nutrire i suoi figli; d’altra l’uomo contemporaneo che sembra non essere cosciente dei propri limiti e privo di ogni rispetto e gratitudine per la natura e la vita, preso dal vortice del consumismo e da uno stile di vita troppe volte vacuo.
Occorre fare dei passi indietro per riacquisire quel grado di purezza e istintività genuina, necessarie a riportare l’armonia tra uomini e mondo circostante e tra gli individui stessi. Da dove partire in questo viaggio di recupero del passato se non dall’arte? Questo è quello che propone Andrea Benetti a chi guarda le sue opere.
La mostra ripercorre i tre cardini della pittura Neorupestre: si parte con un omaggio all’arte Rupestre, a quegli artisti che raccontavano sulle rocce le loro battute di caccia, si passa poi a un maggiore simbolismo e astrattismo per arrivare, infine, ai tempi odierni. Ed è qui che l’artista immagina cosa vedrebbe un uomo primitivo oggi e, soprattutto, come lo rappresenterebbe: ecco comparire così aerei e uomini che giocano a golf.
Un viaggio tra presente e passato, un continuo andirivieni nella speranza di recuperare quella genuinità, quella visione fanciullesca del mondo dalla quale ormai l’uomo contemporaneo si è allontanato.

Giuliana Di Gioia
Giornalista |